Il museo
Se volete cercare l’uomo non fermatevi agli oggetti inanimati che abbiamo esposto, ma salite a vedere in quale cornice venivano e vengono usati gli strumenti del lavoro quotidiano; nelle case e nei campi, sui sentieri lastricati con fatica, nell’ambiente naturale in cui l’uomo operava e da cui venivano tratti materiali e tecnologie nate da questa natura e sviluppatesi con il solo aiuto delle mani e di qualche utensile.
Vi troverete, forse senza saperlo, in uno dei luoghi più belli della Liguria, nel Parco Regionale delle Alpi Marittime Occidentali, dove ancora convivono antichi stanziamenti umani, vecchie tradizioni, endemismi di ogni genere.
Il museo
Nato dall’entusiasmo dei giovani dei Campo Eco organizzati dal Comune di Genova nel 1982-83 e dall’immediata risposta entusiastica dei trioresi, il Museo di Triora Etnografico e della Stregoneria raccoglie oggi moltissimi oggetti antichi – ma a volte ancora in uso in borgate remote del territorio comunale, come Borniga o Goina – che testimoniano una cultura contadina e pastorale particolarmente viva e palpitante.
Lungi dal voler essere solo una sterile esposizione di oggetti, il Museo di Triora invita ancora, come nelle parole del manifesto dei ragazzi del Campo Eco di tanti anni fa, a visitare il paese antico a esplorare le sue incantevoli frazioni, dove in qualche caso si potrà riscontare l’uso di attrezzi notati in queste sale.
Sarà possibile così, a contatto con una natura pressoché incontaminata, intravedere e respirare momenti di un'”altra vita”, forse in qualche modo più autentica.